Un mondo di ambienti
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Foresta equatoriali
La foresta equatoriale si estende nella zona a cavallo dell'Equatore. Essa ricopre 30 milioni di km2, distribuiti tra America centro-meriodionale, Africa, parte dell'Asia e la Nuova Guinea. Questo tipo di foreste si chiamano anche foreste pluviali perché sono caratterizzate da precipitazioni abbondanti in tutto l’anno. L'esistenza della foresta pluviale dipende dalla temperatura sempre elevata, dalla pioggia e dall'indentica durata del giorno e della notte. La vegetazione è fittissima, distribuita su più strati: Tipiche piante sono le palme, il mogano, il palissandro, l'erbano, il tek, ecc...
La fauna è costituita da molti insetti, uccelli, numerose specie di scimmie e pochi rettili.
Le foreste pluviali tropicali ospitano numerose comunità indigene. L’alta biodiversità determina una forte dispersione delle
risorse alimentari, e le popolazioni di foresta, soprattutto se composte da cacciatori-raccoglitori,
conducono spesso uno stile di vita seminomadico, su base stagionale, alternando talvolta la vita in foresta a quella in savana. Altri gruppi vivono commerciando i preziosi prodotti della foresta.

Le foreste pluviali tropicali sono spesso considerate "la più grande farmacia del mondo" perché una gran parte dei prodotti medicinali comunemente impiegati contiene principi attivi provenienti dalla foresta, come quelli per contraccezione ormonale, la cocaina, numerosi principi attivi con funzionalità stimolante, o tranquillante. Dalle foreste pluviali tropicali provengono anche il curaro (un potente paralizzante utilizzato per le anestesie) e il chinino (una cura per la malaria).